Perché San Benedetto
San Benedetto è un vero gigante della storia; grande non solo per la sua santità, ma anche per la sua intelligenza e la sua operosità. Verso la fine del quinto secolo il mondo era sconvolto da una tremenda crisi di valori e di istituzioni, causata dalla fine dell’Impero Romano, dall’invasione di altri popoli e dalla decadenza dei costumi. In quella notte oscura della storia, San Benedetto fu un astro luminoso. Dotato di una profonda sensibilità umana, nel suo progetto di riforma della società guardò soprattutto all’uomo, seguendo tre linee direttive:
- il valore dell’uomo singolo, come persona;
- la dignità del lavoro, inteso come servizio di Dio e dei fratelli;
- la necessità della contemplazione, ossia della preghiera: avendo compreso che Dio è l’Assoluto, e nell’Assoluto viviamo, l’anima di tutto deve essere la preghiera, “Ut in omnibus glorificetur Deus” (S. Benedetto, Regola).
Quest’autentico uomo della Provvidenza, che Iddio suscitò in un momento difficile della storia dell’umanità, è per noi un esempio di zelo evangelizzatore e un “medico” le cui ricette sono basate su “elementi di ordine naturale ed oggettivi”, e quindi sempre valide: valide in ogni tempo e in ogni regione del mondo, valide per l’educazione dei ragazzi, valide per lo scautismo.
Avere dedicato l’associazione al “Patrono d’Europa” vuol dire condividere in pieno questa “spiritualità”. Vogliamo anche noi contribuire attivamente alla edificazione di un’Europa cristiana mediante un apostolato a servizio delle giovani generazioni, supportati dalla preghiera e dalla vita interiore. Ora et labora: azione e contemplazione; sono le due dimensioni a cui l’uomo non può sottrarsi; a cui lo scout San Benedetto non intende sottrarsi.